Da oltre ottanta anni l’officina Panetto è a disposizione dell’affezionata clientela. Era infatti il 1920 quando Pietro Leone, classe 1989, e Carlo Panetti, classe 1893, decisero di mettersi in proprio e di iniziare l’attività di officina meccanica, specializzata in lavori di tornitura. Trovarono il locale adatto allo scopo in Via Polverificio 78, la via che porta alla caserma Piave, denominata poi Via Nazario Sauro. All’inizio della seconda guerra mondiale nel 1940, i due soci decisero di trasferire l’officina in un locale più idoneo e con ampio cortile, per poter incrementare e diversificare l’attività lavorativa. Acquisirono così l’officina di Monsù Tealdi, un omone grande e grosso dal serafico carattere, con però una moglie piccola, maestra, un po’ sofistica. L’officina Panetti & Leone, si trasferisce quindi in casa Tealdi, in Via Cesare Battisti 74, e all’attività di tornitura aggiungono e si specializzano nella riparazione e nel commercio delle macchine per l’agricoltura, attività che già svolgeva Monsù Tealdi. Finita la guerra arrivarono i trattori, ed il lento pio Bove che trainava i pesanti aratri va in pensione. Ottima opportunità per la ditta che inizia a commercializzare i famosi trattori McCormick provenienti dagli USA ed attualmente sostituiti dai modernissimi trattori CASE IH. Nella sede e nella verifica di certe pratiche fiscali si scopre che il vero cognome non è Panetti ma bensì Panetto, quindi la ditta deve correggere la ragione sociale che diventa: “Panetto & Leone – macchine per l’agricoltura, lavori in genere”. Nel 1963 nel giro di un mese e mezzo l’uno dall’altro muoiono i due soci fondatori della Ditta, Pietro Leone e Carlo Panetto. Nel frattempo, il figlio maggiore di Panetto, Emilio classe 1927, aveva avuto modo di fare pratica, essendo entrato a lavorare in ditta nel 1941 a soli 14 anni, mentre il fratello Giuseppe, classe 1932, dopo gli studi tecnici aveva già cominciato a frequentare con assiduità l’officina che, dopo il decesso dei due vecchi soci, nel 1963 venne interamente assorbita dai due fratelli Panetto che diedero subito un vero impulso alla commercializzazione dei rinomati trattori McCormick International. Nel 1990, Beppe Panetto lascia l’attività per la meritata pensione. Lo sostituisce nell’azienda il figlio maggiore di Emilio, Carlo, perito industriale, che nel 1992 ne assume le redini e la ditta diventa: “Panetto carlo & C. macchine per l’agricoltura”. L’altro figlio di Emilio, Giovanni, nel tempo libero cura con competenza l’ufficio della Ditta. Molto apprezzate dalla clientela dei Panetto, oltre agli ormai famosi trattori CASE IH sono le rinomate macchine per l’agricoltura Kverneland e le seminatrici in linea per cereali e foraggere Gaspardo che sono esposte in bella mostra nella nuova sede in via Mondovì 50. Sono ormai lontani i tempi duri quando le macchine agricole si rompevano nei campi e non c’era la possibilità di portarle in officina per aggiustarle, a quei tempi i Panetto, “all’ardor del sol”, si recavano con gli attrezzi nei campi e eseguivano la riparazione. Oggigiorno con le moderne macchine agricole e i sofisticati trattori, i lavori nei campi cono molto cambiati e migliorati. Era anche la vita dei mercati e delle fiere di una volta, specialmente d’inverno quando il freddo era pungente. Bisognava essere in piazza alle 7, all’apertura del mercato bestiame, mentre alle fiere bisognava essere presenti alle 5. I commercianti e i mediatori arrivavano presto per accaparrarsi gli animali migliori, poi sparivano nelle numerose osterie con stallaggio, dove potevano consumare il tradizionale pasto caldo di minestra di trippe. Questi erano i tempi vissuti dai Panetto. Adesso però le tradizioni hanno ceduto il passo alla modernizzazione ed alla tecnologia sempre più sofisticata, e i moderni trattori con cabina climatizzata non passano più nel portone della vecchia sede di via Cesare Battisti, sono troppo alti! E’ giunto il momento di traslocare. Si decide quindi di costruire una sede più idonea, moderna, e soprattutto più accessibile. Viene scelta la zona artigianale di Castelrinaldo in via Mondovì 50, fronte strada statale. Vengono così costruiti su 2900 mq circa di terreno, mq 1050 di fabbricato coperto composto da uffici- esposizione, magazzino ricambi, grandioso salone per l’esposizione dei trattori ed infine un’ampia e moderna officina. E’ un continuo rinnovamento e chi non regge il passo viene tagliato fuori dal mercato. La nuova sede è nata proprio nel segno della modernità, per poter sempre servire nel modo adeguato l’affezionata clientela che certamente troverà nella rinnovata attività la serietà e la competenza nel lavoro che da sempre contraddistingue l’antica e rinomata officina Panetto.